Sapevate che la Cappella degli Scrovegni ha un’origine ben poco religiosa? Nota anche come la Cappella degli Arena, la cappella degli Scrovegni è oggi considerata un capolavoro dell’arte gotica.
Famosa per gli affreschi straordinari realizzati da Giotto, ha però una storia che non inizia nel migliore dei modi.
Commissione
La Cappella degli Scrovegni fu commissionata da Enrico degli Scrovegni, un ricco banchiere padovano, nel 1300. Faceva parte di un complesso monastico dedicato a Santa Maria della Carità, dove Enrico degli Scrovegni decise di compiere un atto di espiazione per i peccati commessi da suo padre, Reginaldo degli Scrovegni, usuraio. Questa cappella fu eretta proprio accanto a una precedente cappella e fu concepita come una cappella funeraria per la famiglia Scrovegni.
Fu Giotto, già famoso, a decorarla, in un periodo compreso tra il 1303 e il 1305.
Cosa raccontano gli affreschi
Penso che non sia facile capire l’arte gotica. Soprattutto se siamo abituati al naturalismo in pittura, e la cosa più distante dal nostro gusto è Leonardo. L’arte gotica è un capitolo a sé.
In ogni caso, gli affreschi di Giotto nella Cappella degli Scrovegni sono molto comprensibili, anche perché l’argomento, benché religioso come si usava all’epoca, è piuttosto pop: questi affreschi rappresentano la vita della Vergine Maria e di Gesù.
Ecco che compaiono l’Annunciazione, la Natività, la Crocifissione, la Resurrezione e molte altre.
La cripta
Sotto la Cappella degli Scrovegni si trova una cripta, dove sono sepolti membri della famiglia Scrovegni. Questo spazio è stato scoperto solo nel XIX secolo e contiene anche affreschi del XIV secolo.
Attualmente la cappella degli Scrovegni è considerata uno dei tesori dell’arte medievale in Italia. È possibile visitare la cappella, ma a causa della fragilità degli affreschi, è necessario seguire rigorose misure di conservazione, tra cui il controllo dell’umidità e dei visitatori.
Riconoscimento UNESCO
Nel 2002, la Cappella degli Scrovegni è stata inserita nell’elenco dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO. Un riconoscimento che testimonia in modo inequivocabile l’importanza culturale e storica di questo luogo!