Siamo nel centro storico di Napoli. Fondato nel 1737, il teatro di San Carlo di Napoli è il teatro lirico più antico in Europa ancora in attività e vanta una storia ricca di prestigio e tradizione.

Oggi patrimonio Unesco, il teatro fu commissionato da Carlo di Borbone come parte di un ambizioso progetto di riqualificazione urbana e culturale della città. L’idea, come spesso accade per questi re-styling, è di consegnare al mondo un’immagine di Napoli come di fiorente capitale europea. 

L’architetto Antonio Medrano fu incaricato della progettazione, e scelse una struttura neoclassica, ottimo esempio di architettura teatrale del XVIII secolo. 

Elementi del San Carlo

Le colonne corinzie in facciata e la statua di Carlo di Borbone. Questi gli elementi che rendono il San Carlo riconoscibile agli spettatori di tutto il mondo.

Tra i suoi stucchi e broccati hanno debuttato Rossini, Donizetti e Verdi, ma anche diversi spettacoli di danza, concerti sinfonici e teatro di prosa. 

Il San Carlo e la danza

Quello che mi piace sempre ricordare è la vocazione ballerina del Teatro San Carlo.

La sua scuola di danza, fondata nel 1812, è una delle più antiche del mondo ed è stata un trampolino di lancio per ballerini di fama internazionale. 

Acustica

Nel 1816 avviene un evento determinante per la qualità acustica del teatro san Carlo: il soffitto del teatro viene sollevato.

Si prosegue poi con la creazione del velario (una tela di Cammarano) in una posizione sottoelevata rispetto al tetto. 

Una delle caratteristiche – volute e riuscite – è che gli spettatori, in qualsiasi posizione fossero, potevano sentire ugualmente bene i suoni provenienti dal palco.

Ancora oggi è così, per diversi motivi.  Non solo le balaustre non lisce e gli elementi decorativi, ma anche delle increspature create ad arte in modo da limitare il riverbero.