Uno sguardo al mercato consente solitamente di sviscerare un problema meglio che con teoria applicata alla realtà dei fatti.
Non pretendo di conoscere l’argomento, e me ne scuseranno gli amici designer e arredatori d’interni e d’esterni. COme anche gli amici architetti.
Ma basta fare una ricerca su Internet, o rivolgersi a chi ha intrapreso l’arduo e lungo percorso della villa fatta costruire “su misura”, per farsi un’idea di come gira questo tipo di mercato oggi.
dopo esser sempre rifuggita al mecenatismo, tranne alcune luminose eccezioni, la storia della costruzione delle ville famigliari ha sempre visto le esigenze di comfort come primo parametro di validità, e prima richiesta formulata ai progettisti.
In qualsiasi variante o declinazione, la famiglia dovrà vivere in questa casa, o la dovrà utilizzare per le vacanze, o per i ricevimenti.
In qualsiasi di queste eventualità, dovrà chiaramente averla confacente ai propri standard di comfort.
E quindi su queste proposte di studi d’architetti o venditori immobiliari troviamo un inno al comfort, innanzi tutto.
Altro elemento che compare spesso, quello “green”.
La villa green
L’idea di un’edilizia sostenibile è solo che figlia dei tempi, e se questi tempi sono riusciti a far maturare la concezione del “green” come un elemento di tendenza non posso che esserne felice.
Approfondirò questo aspetto nelle prossime puntate.