Che è stato luogo importante per l’aneddotica locale, già l’abbiamo detto, ma che cosa significa l’area sacra?
Area sacra a LArgo Argentina, il suo significato
Innanzi tutto, il concetto di sacro viene inevitabilmente veicolato dal rispetto del divieto. Se secondo gli antropologi il sacro sta all’interno del recinto nel quale viene collocata la divinità, il concetto di recinto reca anche la necessità, ad esempio, di segnarsi all’entrata del recinto, come noi facciamo entrando in una chiesa.
Molte le pratiche legate alla purificazione preventiva all’avvicinamento a suddetto luogo: dalle abluzioni rituali, ai simboli fisici di sottomissione o anche oppressione: la genuflessione ad esempio, posizione di debolezza e riconoscimento di fiducia per eccellenza, avrebbe consentito al vostro avversario armato di tranciarvi di netto la testa con un colpo di spada. Ma di fronte alla divinità siamo fiduciosi, e siamo rispettosi, e decliniamo la nostra parte del corpo più pregna di orgoglio, la testa, oltre a piegare gli arti che ci consentono di deambulare, le gambe.
Poi, spesso non si entra nel luogo sacro con determinati attributi: le armi potevano essere vietate nel templi, benché in alcune occasioni si siano verificate benedizioni delle stesse. Anche l’estetica può risentire dell’influenza del rispetto imposto da questo recinto…
Ma adesso non vorrei mettermi nei panni di un Vernan, o di un Levi-Strauss.
Questa brevissima introduzione basti a capire che l’Area Sacra di recente indirizzataria di operazione di restauro.
Zona fertile
Una zona fertile, che inizialmente sede di ben quattro templi romani, in età Repubblicana, si ritrova dotata della cosiddetta Torre Argentina, e quindi del teatro Argentina, sede ad esempio della prima del Barbiere di Siviglia, per intenderci sull’importanza del luogo.
La datazione arriva senza tropa fatica da parte degli archeologi: su un’iscrizione a una dei templi si legge che lo stesso fu realizzato nell 180 a.C. dal nipote del console Aulo Postumio Albino Lusco, tale Aulo Postumio Albino.