La notizia – data in esclusiva ad Ansa – è fresca ed ha già assunto una nota molto poetica: durante gli scavi di Pompei è emerso un nuovo armadio chiuso, contenente suppellettili varie di una famiglia probabilmente della classe media.
Dentro l’armadio di Pompei
Nell’armadio, un corredo di stoviglie, piattini di vetro, ciotole di ceramica e vasi.
Ancor più interessante il ritrovamento, nella stanza adiacente a quella dell’armadio, di un tavolo apparecchiato, un letto e una cassapanca.
Ci si aspettava un ambiente sfarzoso, e invece troviamo questa modestia, questa semplicità di costumi. È per questo che già in molti parlano di “classe media”, per quanto la definizione sia lontana da quello che oggi intendiamo con il termine.
Il direttore del parco Gabriel Zuchtriegel, la definisce una situazione molto diffusa e sostiene che queste persone vivessero “in affitto e comunque ai margini delle classi più benestanti”.
Dietro all’apparenza sfarzosa infatti abbiamo pareti intonacate in maniera spoglia e pavimenti in terra battuta. Una cucina, un bagno, un unico altare dei Lari per tutti gli appartamenti, un’unica cisterna decorata, ma scarso investimento sulle singole stanze.
Degne di nota anche le serrature in metallo della porta, le cerniere dell’armadio fatte con ossa di animali, le piccole macine per il pane ad uso casalingo, la legna tagliata e pronta da ardere.
Non è ancora possibile visitarlo, ma attendiamo con ansia.