Si sa, dove girano forti capitali gli acquisti dei beni di lusso si incrementano. Benché infatti l’amore per l’arte non sia una caratteristica associabile alla latitudine del benessere, lo è storicamente l’acquisto dei beni d’arte.
Chi era Mecenate
Se pensiamo allo stesso Mecenate, era un nobile di lignaggio antico, c’è chi dice addirittura etrusco. Un godereccio, a quanto dice Velleio Patercolo: ” insonne nella vigilanza e nelle emergenze, lungimirante nell’agire, ma nei momenti di ritiro dagli affari più lussuoso ed effeminato di una donna”.
Il suo lusso si riversava nel patrocinio costante che riservava agli artisti. Se non possiamo considerarlo un mercante d’arte, n un collezionista, è pure un tipo di figura che si deve integrare nel nostro modo di concepire l’arte e il mercato dell’arte di conseguenza.
Ma senza epistemologia, limitiamoci a considerare che, come tutti gli altri grandi “collezionisti”, aveva una sostanziosa base sulla quale poggiare: in questo caso, la vicinanza con la più alta carica dell’Impero. Nel caso dei 200 più grandi collezionisti d’arte viventi, possiamo parlare principalmente di imperi economici.
I collezionisti oggi
Ho letto su un articolo del Sole online che “il 6% dei 200 collezionisti di fascia top proviene dal mondo delle nuove tecnologie”.
Si parla del giapponese Yusaku Maezawa, “colpevole” dell’esborso di una somma di ben 98 milioni di dollari in opere d’arte in due giorni di aste. Maezawa si occupa di moda online.
“Tra di loro una new entry è Marc Andreessen, venture capitalist della Silicon Valley, collezionista insieme alla moglie Laura Arrillaga-Andreessen, fondatrice del centro filantropico della Stanford University. Ma c’è il mondo della finanza dietro ai grandi investimenti in arte: il 39,5% dei grandi collezionisti sono uomini di finanza, seguiti a distanza dagli immobiliaristi con il 17% e dagli imprenditori della moda con il 9,5%. Da quest’ultimo campo provengono due delle quattro presenze italiane nella lista: i fratelli Maramotti(Max Mara), nella lista dal 2014, e Miuccia Prada e Patrizio Bertelli, nella lista dal 2005. Oltre a loro gli italiani sono Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, in lista dal 2003 al 2010 e poi di nuovo dal 2015, e Augusto Perfetti (residente a Lugano), new entry di quest’anno.
Sembra che tra le star di Hollywood stia iniziando a calare il contributo di Leonardo DiCaprio, arcinoto fino allo scorso anno. E’ uscito dalla lista, anche se dubito che un interesse quale quello che ha dimostrato in passato rimarrà sopito tanto facilmente.