Sanguinari, tagliagole, conquistatori… Quante ne abbiamo sentite, nel nostro percorso scolastico, sugli Unni? Ricordo anche il film della Disney Mulan, in cui questa popolazione è dipinta con tratti grotteschi e spaventosi, ideali per renderli invisi a un pubblico di bambini.
Prendo le mosse da questo riferimento pop per iniziare a parlare di un argomento che mi affascina da molto tempo: i tiranni sanguinari.
Come premessa non è delle migliori, ma sappiate che i miei intenti sono integralmente non belligeranti, né tantomeno estimatori.
Solo che mi sono chiesto: come valutiamo storicamente i tiranni più cattivi? Qual è la soglia oltre alla quale consideriamo inaccettabili le loro azioni?
Perché Giulio Cesare no e Attila sì?
Inizio una mini rassegna per parlare di alcuni notissimi tiranni dell’antichità.
Non scomoderò nessun novecentesco né tiranno del nuovo Millennio, si mettano quindi il cuore in pace gli amanti del dibattito pronti a scannarsi sulla contemporaneità.
Solo fatti storici, solo opinioni innocue.
Facciamo un ripassino storico sugli Unni
Gli Unni erano un popolo nomade che viveva in Asia centrale durante il IV e il V secolo d.C. Erano noti per la loro abilità militare e per la capacità di conquistare e controllare vaste aree di territorio.
Tuttavia, se gli Unni fossero davvero così spietati è una questione di prospettiva. Dal punto di vista dei popoli e delle civiltà che invasero e conquistarono, gli Unni furono indubbiamente visti come una minaccia.
Vale la pena di notare che i resoconti storici sugli Unni provengono da molte fonti diverse, comprese quelle romane e cinesi, e che questi resoconti possono essere parziali o incompleti. Pertanto, è importante affrontare qualsiasi valutazione degli Unni con una prospettiva critica e ricca di sfumature.
Su Attila
Attila l’Unno fu un sovrano nel V secolo d.C. che viene spesso dipinto come un conquistatore spietato e brutale. È comunemente conosciuto come il “flagello di Dio” per la sua fama di distruttore e saccheggiatore.
È difficile stimare il numero esatto di persone che Attila l’Unno massacrò durante il suo regno. La documentazione storica è incompleta e spesso parziale, e ci sono diverse stime e interpretazioni dell’impatto delle sue campagne.
Attila è noto per le sue conquiste militari e per l’uso della violenza e dell’intimidazione come mezzo di controllo. Secondo alcune stime, le campagne di Attila potrebbero aver causato la morte di centinaia di migliaia di persone, anche se il numero esatto è impossibile da determinare.
Voto finale: rimandato a settembre!