Interrogazione di Lettere: quando è avvenuto in Italia il passaggio dal Barocco al Neoclassicismo/Romanticismo?

Se non sapete la risposta, siamo messi abbastanza male: parlo banalmente della seconda metà del Settecento, periodo nient’affatto banale e denso di nuove sperimentazioni di gusto. 

Gli autori e le loro poetiche

Pietro Metastasio (1698-1782): Drammaturgo e poeta, Metastasio è noto per il suo contributo fondamentale all’opera. Fu molto amato dai compositori dell’epoca, come Mozart e Hasse, e dalla corte di Vienna, dove fu nominato poeta cesareo.

Cesare Beccaria (1738-1794): Lo conosciamo tutti per “Dei delitti e delle pene”, che critica la giustizia penale del suo tempo e propone riforme radicali, influenzate dai principi illuministi di razionalità e umanità. Beccaria ebbe un’intensa corrispondenza con i grandi intellettuali europei, tra cui Voltaire, che influenzò notevolmente il suo pensiero. Oltre al fitto epistolario col filosofo francese, va detto che Beccaria ebbe anche un impatto politico, essendo stato invitato alla corte della sovrana illuminista Caterina II di Russia, per dare consigli che avrebbero potuto aiutare il buon governo di questo Stato che voleva ad ogni costo emanciparsi dalla propria pessima fama.

Carlo Goldoni (1707-1793): Goldoni sostituì la commedia dell’arte con la commedia di carattere, focalizzandosi sulla quotidianità e sulla credibilità dei personaggi. Lo fece in Italia, educando un passo alla volta il suo pubblico. Poi però passò a lavorare a Parigi, dove il realismo ulteriore non era ancora arrivato, e dovette ricominciare la sua opera di educazione di un pubblico nuovo, obiettivo che perseguì fino alla sua morte.

Giuseppe Parini (1729-1799): Poeta e abate, Parini è noto soprattutto per il suo poema didascalico “Il Giorno”, in cui critica i costumi della nobiltà milanese, con uno stile elegante e ironico, da cui traspare il suo grandissimo senso civico.

Uno spirito illuminista

Questi autori condividono una forte influenza dell’Illuminismo, che si manifesta nella critica delle istituzioni arcaiche e nella promozione di valori come la ragione, l’educazione e la giustizia sociale. La loro scrittura tende a una maggiore attenzione verso l’individuo e una critica delle convenzioni sociali e politiche.

Prendiamo ad esempio il carteggio tra Cesare Beccaria e Voltaire: è uno degli esempi più significativi di scambio epistolare dell’epoca, con Beccaria che discute le sue idee su giustizia e punizioni, e Voltaire che lo incoraggia e diffonde le sue teorie in tutta Europa. Anche Goldoni ebbe un’intensa corrispondenza con colleghi e intellettuali del tempo, da cui possiamo evincere le sue idee autoriali su teatro, arte e società.

So che non è un resoconto dettagliato, ma ho cercato almeno di essere obiettivo!