Sulla villa Adriana a Tivoli tanto si è detto e tanto si è ricercato.

La villa Adriana e la figura dell’imperatore

L’imperatore letterato, l’imperatore amante delle Belle Arti. Qunto le cronache contemporanee e posteriori hanno ricamato sulla sua figura, di imperatore romano con un piede nella Grecia classica e ellenistica, possibilmente. Le sue attitudini spiccatamente in contrasto con il mos maiorum, il suo amore viscerale per il Bello, testimoniato anche dalla dalla finezza di ciò che di artistico ci ha lasciato.

Dopo le “Memorie di Adriano” della Yourcenar, la figura ha assunto anche una connotazione di uomo che sente con sentire moderno. Le sue palpitazioni, i suoi dilemmi di RealPolitik, gli intermezzi idilliaci del romanzo l’hanno definitivamente fatto percepire come “uno di noi”.

Benché io abbia apprezzato il romanzo in questione e abbia accondisceso a considerare l’imperatore non proprio come un rappresentante dell’élite dirigente del tempo, tuttavia non credo che il quadro sia così veritiero.

Le cronache viziate

Innanzi tutto, va considerato che le cronache sono sempre viziate dalle appartenenze. Soprattutto per quanto riguarda la storiografia imperiale, raramente abbiamo una fonte che non manifestasse un qualche tipo di coinvolgimento personale con le vicende delle quali parlava.

Ancor più raramente ne abbiamo una che, se non apertamente, ricercando non si fosse dimostrata coinvolta, che pure è più difficile da capire, e più insidioso per chi ricerca la verità storica.

Ma veniamo alla villa

Questo cappello introduttivo mi serviva per schierarmi dalla parte dell’amatoriale studioso della Classicità, che senza gli strumenti scientifici per pervenire a una conclusione accettabile per l’Accademia, si limita a riconoscere il guizzo del Moderno in episodi antichi.

Sarò impropriamente attualizzante? Forse, ma questo è il godimento che credo un Moderno possa trarre dallo studio della storia, soprattutto quando si tratta, come nel caso degli imperatori romani, di tratteggiare un carattere. Non certo di comprendere gli equilibri geopolitici di quel mondo terribilmente complesso.

(continua)