Elegante, espressivo, in grado di comunicare emozioni vibranti: suonare il violino richiede dedizione e molta pratica.
Lo iniziamo a conoscere timidamente: con il corpo, il manico, le corde (solitamente quattro, accordate in sol, re, la, mi) e l’archetto entriamo in contatto con gli elementi fondamentali.
Una corretta postura è fondamentale per suonare il violino. Si inizia regolando la spalla e il mento in modo che il violino sia sostenuto stabilmente. I piedi dovrebbero essere leggermente divaricati e il corpo rilassato. Il braccio destro muove l’archetto, mentre il sinistro si occupa della tastiera.
Primi passi con l’archetto
L’archetto è il “respiro” del violino.
La presa deve essere rilassata ma ferma, con il pollice curvato e le dita posizionate in modo naturale.
I suoi componenti sono vari: abbiamo il bastone (o asta), la parte principale dell’archetto. Tradizionalmente, gli archetti di alta qualità sono fatti di pernambuco, un legno pregiato noto per la sua forza, flessibilità e bellezza. Esistono anche archetti fatti di fibra di carbonio, più durevoli.
I crini, generalmente prelevati dalla coda di un cavallo (di solito un cavallo maschio per la sua maggiore resistenza), sono allineati e fissati all’archetto. Questi crini sono responsabili della produzione del suono quando sfregano contro le corde del violino. I crini vengono trattati con colofonia (una resina) per aumentare l’attrito e migliorare la qualità del suono.
C’è poi il nasetto, la parte anteriore dell’archetto, dove i crini sono fissati in modo permanente. Spesso è decorato e può essere fatto di avorio, ebano o altri materiali.
La presa si trova nella parte centrale del bastone e serve per tenere l’archetto. Di solito è avvolta in cuoio o un altro materiale morbido, con un avvolgimento in filo metallico (argento o oro, a seconda della qualità dell’archetto) per aggiungere peso e bilanciare l’archetto.
Il tallone è invece la parte finale dell’archetto vicino all’impugnatura. È dove i crini si dividono per essere inseriti nel meccanismo di regolazione.
Alla fine del tallone vi è invece un meccanismo di regolazione che consente di regolare la tensione dei crini. Girando la vite, i crini possono essere allentati o tesi, influenzando così la risposta e la qualità del suono prodotto.
All’estremità opposta del bastone, rispetto al tallone, vi è invece la punta, che può essere protetta da un cappuccio di metallo o altro materiale per prevenire danni.
Tecniche di Base
Una volta padroneggiati i fondamenti, puoi iniziare a esplorare tecniche più avanzate come il vibrato, un leggero tremolio delle dita sulla tastiera per arricchire il suono. Un’altra tecnica è lo staccato, che implica un movimento più marcato e controllato dell’archetto per creare note distinte e separate.
La pratica regolare è l’unica vera via per migliorare, come vale per ogni strumento musicale.