Abbiamo parlato della lingua in Joyce, analizzando come lo scrittore irlandese indulga spesso all’etimologia e ambisca a stimolare il lettore a cercare la vera radice di molte parole straniere.
Perché tutta questa attenzione per i termini d’oltremanica? Forse perché Joyce padroneggia l’inglese come lingua quotidiana e letteraria? Oppure perché il parlante di Irish-English nel mondo dell’inglese sempre più standard trova troppo difficile conformarsi al modo imperiale?
Sovvertire una conquista politica con la lingua
Nel famoso incontro tra Stephen e il decano degli studi in Ritratto dell’artista da giovane, in cui l’uso della parola tundish da parte dell’irlandese e l’incomprensione del decano nel sentirla mettono in luce l’insicurezza nazionale degli irlandesi, sembra che Stephen fino a quel momento avesse avuto la sensazione di fare come i romani – fu spiazzato e destabilizzato dalla risposta del decano e dalla discussione che ne seguì. “Come sono diverse le parole home, Christ, ale, master, sulle sue labbra e sulle mie!”.
Nulla di più vero.
La pronuncia di queste parole da parte di un irlandese lo classifica come parlante di un inglese non standard, perché le sue vocali e consonanti, così come la pronuncia delle terminazioni delle parole Christ e master, dimostrano che sta usando suoni irlandesi per lettere inglesi. Questo lo porta a riconoscere dolorosamente che per lui l’inglese “sarà sempre un discorso acquisito”.
Ricordiamo che, a partire dal XVII secolo, la lingua inglese non fu imposta agli irlandesi, come era stata la politica precedente emanata dai cosiddetti “Statuti di Kilkenny” promulgati per la prima volta nel 1366, ma era comunque vista come la lingua migliore per andare avanti nel mondo del lavoro.
Lo vediamo con molte categorie di immigrati di prima generazione, che insegnano ai figli a distanziarsi dall’idioma natio, per scegliere di parlare e perfezionare la lingua del Paese d’arrivo.
Irlandesi che imparano l’inglese
In altre parole, gli irlandesi stessi decisero di imparare l’inglese per il puro scopo pragmatico di comunicare con i loro datori di lavoro nella loro lingua. Di conseguenza, è ormai opinione comune tra gli studiosi che l’inglese del XVII secolo contenga le origini dell’Hiberno-English, così come si è sviluppato da allora fino a oggi. In poche parole, l’uso della parola tundish da parte di Stephen simboleggia le caratteristiche arcaiche inglesi del suo discorso, mentre la pronuncia di home, Christ, ale, master simboleggia il ceppo irlandese (gaelico) del suo discorso.
Joyce conosceva perfettamente la storia della lingua inglese in Inghilterra, dai tempi anglosassoni fino alla sua epoca.