Un fine agosto di fuoco per l’infuocato pater dell’opera buffa italiana.
All’Arena di Verona sabato 4 agosto ha debuttato Il Barbiere come ultimo titolo nel programma 2018 dell’Arena di Verona Opera Festival.
Hugo De Ana alla regia
Un grande giardino con gigantesche e ominose rose, a richiamare probabilmente la Rosina: questa la scenografia prevista dal genio argentino, con coreografie di Leda Lojodice.
“Per ricordare i 150 anni dalla scomparsa di Gioachino Rossini – dice la Sovrintendente della Fondazione lirica, Cecilia Gasdia – ritorna in Arena il suo capolavoro buffo, esattamente a 70 anni dal debutto al festival veronese, che avvenne nel 1948, con tre recite, e il debutto sul palcoscenico areniano di Giulietta Simionato, grandissimo mezzosoprano”.
Cecilia Gasdia e la sua offerta artistica
Una Gasdia spumeggiante e dalle molteplici sfumature, che è stata protagonista nell’edizione 1996 del Barbiere di Siviglia, riportato in scena al Festival dell’Arena 40 anni dopo la ripresa del 1956. Leo Nucci era il Figaro, come in questa edizione, nonostante i pronostici e anche le stesse dichiarazioni del cantante lasciassero presagire un abbandono del ruolo.
Il basso Ferruccio Furlanetto, nei panni di Basilio. Due ‘mostri sacri’ della lirica, che saranno poi avvicendati, rispettivamente, da Mario Cassi e Romano Dal Zovo. Maestro, Daniel Oren, insieme al giovane direttore d’orchestra veronese Andrea Battistoni.
Il cast
Oltre a Leo Nucci, Nino Machaidze nel ruolo di Rosina, che si alternerà con Ruth Iniesta. Bartolo sarà impersonato da Carlo Lepore e Nicola Alaimo. Dimitri Korchak e Leonardo Ferrando per il Conte d’Almaviva. Completano il cast Manuela Custer come Berta, Nicolò Ceriani nel doppio ruolo di Fiorello e Ambrogio e Gocha Abuladze che interpreta Un Ufficiale. L’opera impegna l’orchestra, il coro diretto da Vito Lombardi, il ballo coordinato da Gaetano Petrosino e i tecnici dell’Arena di Verona con mimi e acrobati. Le repliche saranno l’8, 17, 24 e 30 agosto.