Se Parigi, capitale dell’ispirazione, ha un debito artistico verso le campagne che la circondano, io ho un debito verso la persona che tanti anni fa mi ha fatto rendere conto di questa realtà straordinaria. Tutto è accaduto quasi per caso, volevo lasciarmi alle spalle la capitale francese per almeno un fine settimana. L’obiettivo era rilassarmi ed esplorare le zone rurali meno frequentate.
Scendendo verso la Vallée de la Creuse ho trovato un vero tesoro di paesaggi e colori straordinariamente rilassanti per la vista e la mente.
Un debito visivo verso il meraviglioso paesaggio di Vallée de la Creuse
I quadri e le opere di numerosi impressionisti francesi provengono proprio da queste zone. Intere colonie di artisti si sono formate e hanno beneficiato della bellezza di questi luoghi. Basti pensare a Fresselines, villaggio in cui Claude Monet spese molto tempo, che oggi ospita museo e centro culturale dedicato all’artista. La vera esposizione tuttavia non è solo quella delle opere, ma si estende ai laghi, ai fiumi, alla natura circostante, queste sono le meraviglie che hanno ispirato il padre dell’impressionismo e molti altri artisti. Da Armand Guillaumin, Francis Picabia, Claude Bichet, Eugène Alluaud, Alfred Smith, fino allo svedese Österlind che richiamò in questi luoghi numerosi artisti scandinavi per lasciarsi ispirare dagli scenari naturalistici della valle. Le locande locali, sono state un ambiente di condivisione di idee e lavori propedeutico allo sviluppo e alla realizzazione di nuove tecniche pittoriche. Allo stesso modo la condivisione di questo panorama, anche a numerosi anni di distanza dalla realizzazione delle opere, offre una grande ispirazione.
Ammirare i quadri nei musei parigini è certamente un’esperienza straordinaria, ma avere la possibilità di ritrovare fisicamente i luoghi in cui i pittori hanno posto i loro cavalletti è un’emozione da non perdere. Questo passo in più verso una maggiore consapevolezza delle opere artistiche credo che dovrebbe ricevere maggiore risalto nell’offerta turistica e culturale francese. Soprattutto se i luoghi sono in grado di lasciare senza fiato oggi come ieri.