Una vera autorità di vigilanza e tutela del patrimonio artistico e archeologico esiste e non ne possiamo fare a meno. Sto parlando della Guardia di Finanza. I risultati delle loro indagini per il recupero dei beni artistici e archeologici e la prevenzione dei reati contro il patrimonio culturale mi stupiscono anno dopo anno. Non parlo solo delle cifre, ma anche di ciò che sta dietro i meravigliosi ritrovamenti di cui siamo spesso spettatori. Come nel recente caso del recupero di due opere nella top 10 dei crimini artistici, stilata dall’F.B.I.: “La chiesa riformata di Nuemen” e “Vista dalla spiaggia di Scheveningen”, di Van Gogh. L’importanza di questo recupero milionario risiede anche nella caratura delle opere, necessarie per la comprensione dello sviluppo artistico e personale del maestro olandese. Entrambe sono state restituite ai Paesi Bassi dopo 15 anni dal reato compiuto al Van Gogh Museum di Amsterdam e finalmente potranno continuare a guidare i turisti nell’esplorazione e nell’approfondimento della prima stagione pittorica di un vero pilastro dell’arte mondiale di fine ‘800.
La necessità di mantenere un’autorità di vigilanza e tutela attiva e ben funzionante
Oltre alle ultime indagini e ritrovamenti, credo sia fondamentale l’apporto della Guardia di Finanza e degli altri corpi della Polizia e dei Carabinieri in termini assoluti. Il fine nobile della loro attività è la garanzia della trasmissione del patrimonio ai nostri figli e nipoti. Senza dimenticare che, nella pratica, il loro ruolo come autorità di vigilanza e tutela è fondamentale anche per allontanare le opere d’arte dalla criminalità e dal loro utilizzo come bene rifugio e di investimento. Visto che lo sentiamo dire spesso sui giornali potrebbe passare come una banalità agli occhi di molti, ma l’interesse verso il nostro patrimonio è veramente enorme. Il nostro Paese è una miniera d’oro dell’arte e dell’archeologia, culturalmente ed economicamente parlando. In questo mercato oscuro, in realtà, il traffico illecito di opere d’arte è secondo soltanto alle sostanze stupefacenti e alle armi. L’indotto che ne deriva è colossale, passa dai trafugatori, ai commercianti, fino ai grandi acquirenti.
La vigilanza, le indagini e gli interventi concreti delle nostre forze dell’ordine sono imprescindibili per la conservazione e la trasmissione futura del patrimonio artistico italiano e mondiale: sarebbe bene ricordare anche questo, quando si parla di Fiamme Gialle.