Che fare, se non affidarsi allo streaming?
Il nuovo factotum, l’onnipresente sovvertitore di tutti gli schemi di diffusione dell’arte, lo Streaming. È infine arrivato anche all’opera, come decreta il Rossini Opera Festival 2020, che si svolgerà in parte in presenza, in parte in streaming.
Rossini Opera Festival 2020: le date
Sono già passate la PÉCHÉS DE VIEILLESSE il 14 novembre e la Messa di Milano il 15 novembre.
Siamo ancora in tempo per il Barbiere di Siviglia il 25 novembre e il Viaggio a Reims il 26, rigorosamente in streaming sul canale ufficiale del festival a questo link.
La diretta sarà visionabile dai canali Facebook e Youtube, consiglio Youtube perché a mio parere garantisce una migliore qualità del suono, ma può darsi che con Facebook l’evento ottenga più visibilità.
Il cast
Diretto da Michele Spotti con la regia di Pier Luigi Pizzi, avrà come interprete di Figaro Iurii Samolov, accompagnato dal conte d’Almaviva Juan Francisco Gatell, tenore argentino specializzato in belcanto. Rosina sarà interpretata da Aya Wazikono, Bartolo da Carlo Lepore.
La calunnia sarà un venticello tra le note dell’italiano Michele Pertusi, nei panni di Basilio.
Un cast internazionale, com’è una tendenza ormai consolidata del Rossini Opera Festival.
I vantaggi dello streaming
Onde prevenire le solite lamentele in stile “ma l’opera è meglio dal vivo”, vorrei premettere che ho riscontrato diversi vantaggi nello streaming, che non mi sarei mai aspettato.
Innanzi tutto, per chi vive di teatro e di opera, non è possibile soprassedere, tutto d’un colpo, a tutta l’offerta artistica del territorio. Intendo, è d’obbligo, perché tutti abbiamo il dovere civico del contenimento del virus.
Però se possiamo trovare un modo di ovviare alla solitudine più completa dell’intrattenimento, è meglio.
Ma attenzione, non dobbiamo concepire lo streaming unicamente come un palliativo. Penso che, nell’ottica della divulgazione, sia un ottimo modo per mettere in contatto con il teatro e l’opera delle persone che mai avrebbero pensato di avvicinarsi.
Per noi habitué sarà forse un temporaneo impedimento. Ma l’ondata di pubblico che sono certo arriverà porterà nuove entrate a un settore che lentamente sfioriva.
E dell’offerta più ricca ne beneficeremo tutti quanti, neofiti e non.